Il Centro Culturale Numismatico Milanese vi invita martedì 1 febbraio dalle ore 20.45 alla conferenza con interventi a cura di Gianfranco Pittini, Enrico Lesino, Marco Sassi e Tiziano Caronni: “La monetazione in alluminio della Repubblica Italiana”.
Alla fine della seconda guerra mondiale, le condizioni sociali, economiche e monetarie dell’Italia erano pessime. Vi era stata una notevole inflazione, una certa anarchia nella circolazione (specie nel Sud si usavano le AM-LIRE), giravano banconote da 1, 2, 5 e 10 lire con l’effigie di Vittorio Emanuele III tanto lise da essere irriconoscibili, mentre la moneta metallica era pressoché scomparsa. Si decise di coniare in alluminio, nella lega denominata ITALMA, già prima del referendum monarchia/repubblica. Venne prodotta una prima serie di monete coi valori di 1, 2, 5 e 10 lire, di discrete dimensioni e di aspetto gradevole. La scritta ITALIA, presente nei progetti, si trasformò in REPUBBLICA ITALIANA. Ma già nel 1951 si optò per pezzi in alluminio di minori dimensioni, accompagnati poco più tardi da monete in acmonital e in bronzo.
Della prima serie in alluminio vennero prodotti dei falsi per la circolazione, oggi notevolmente rari. Più tardi comparvero anche dei “falsi per numismatici” in quanto le emissioni datate 1946 e 1947 erano decisamente rare. Altro aspetto significativo fu la novità delle immagini: alla iconografia del ventennio (con temi imperiali, militari e “machisti”) si sostituirono temi agricoli ed altri che richiamavano il lavoro delle classi popolari. In alcuni casi venivano riprese immagini della monetazione della Magna Grecia.