Un Corale Tributo di Affetto e Riconoscenza a Lucia Travaini

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Per il 22 Gennaio 2025 la professoressa Monica Baldassarri che insegna “Storia delle monete medievali e moderne” alla Università degli Studi di Milano e i professori Barrie Cook senior curator delle collezioni numismatiche medievali e moderne presso il Dipartimento di monete e medaglie del British Museum e Stefano Locatelli, ricercatore in “Storia monetaria di Europa e del Mediterraneo tra Medioevo e prima età moderna” presso l’Università degli Studi di Siena, hanno organizzato nella Università degli Studi di Milano (aula dedicata alla storica e archivista Elena Brambilla), una confacente celebrazione in onore della professoressa Lucia Travaini che da poco ha lasciato l’insegnamento di “Numismatica medievale e moderna”.

La prof.ssa Lucia Travaini durante il suo commosso discorso di ringraziamento.

Lucia Travaini sin dall’inizio dell’attività è stata indiscussa protagonista nell’avanzamento degli studi attinenti la monetazione del Regno di Sicilia durante il governo delle dinastie Normanna, Sveva e Angioina: dal conte di Puglia Guglielmo d’Altavilla detto Braccio di Ferro (1043) ai suoi fratelli Drogone (1047) e Umfredo (1051) conti di Puglia e Calabria, e Roberto il Guiscardo che in occasione del primo Concilio di Melfi (1059) fu investito da papa Niccolò II del titolo per Grazia di Dio e di San Pietro duca di Puglia e Calabria e, se ancora mi assisteranno, futuro Signore della Sicilia
, sino a Federico d’Aragona re di Napoli (1496-1501). La sua attività scientifica, le sue intuizioni e i suoi progetti sono in libri ormai classici.

Non solo questo però giacché Lucia Travaini durante la sua carriera, con la sua carica di umanità e con l’acribia che la ha sempre caratterizzata, ha spaziato in tanti altri campi diversi della numismatica, alcuni dei quali poco investigati o del tutto ignorati, come è il caso degli “usi non economici” delle monete.

Altro aspetto dell’impegno di Lucia Travaini è stato quello di aver saputo coinvolgere nelle sue ricerche anche personalità non appartenenti al mondo accademico, circostanza che seppure non del tutto innovativa in Italia, con lei ha fatto scuola ed oggi è ampiamente seguita: anche io sono stato coinvolto in questo rivolgimento e gliene sono grato.

L’esempio più giusto di questa sua capacità di coinvolgere altri studiosi sono i due volumi Le Zecche italiane sino all’Unità che a mio parere affiancano il Corpus Nummorum Italicorum, per alcuni versi completandolo e aggiornandolo e sotto altro profilo rappresentando un modo originale di affrontare la scienza delle monete. Le Zecche italiane sino all’Unità offrono non solo tanti spunti per nuove indagini ma mostrano anche che ‘ l’epoca di impegnarsi ’ nella ricerca di puntini, anelletti e crocette, in più o in meno, è tramontato.

Amen.

L’omaggio alla professoressa si è concretizzato con la pubblicazione del volume Le molte facce di una moneta. Denaro e materialità nella storia: saggi in onore di Lucia Travaini – The Many Sides of a Coin. Money and Materiality Throughout History:Essays in Honour of Lucia Travaini (Milano University Press, 2025, p.735, ISBN 9791255101840,) dove sono raccolti ben 34 saggi, alcuni scritti a più mani, organizzati con opportuno criterio scientifico in sette sezioni:

  • Monete tra tarda antichità ed età moderna:
  • classificazione e cronologia.
  • La produzione di monete: progettazione,
  • realizzazione, contraffazione.
  • Iconografia monetale.
  • Circolazione monetaria.
  • Usi “non economici” delle monete.
  • Il denaro nelle fonti scritte (e orali).
  • Collezioni numismatiche e studi antiquari.

Le sezioni hanno un preciso riferimento alle ricerche sviluppate dalla celebrata, circostanza che ha impegnato gli ideatori e realizzatori dell’evento anche in una accurata selezione degli invitati a redigere i saggi, fra i suoi tanti colleghi, allievi e conoscenti.

Al seguente link è possibile scaricare la versione digitale della pubblicazione.

L’evento ha avuto inizio (ore 15,30), con l’aula ‘Brambilla’ affollata da personalità provenienti da tutta Italia e non solo, ma molte altre hanno seguito la manifestazione in collegamento telematico (diretta streaming), sorprendendo la professoressa Travaini, del tutto ignara dell’iniziativa, che si è commossa sino alle lacrime, segnale certo del coinvolgimento emotivo che tutti hanno potuto vedere.

La prof.ssa Monica Baldassarri legge il saluto della prof.ssa Renata Cantilena


Dopo il saluto inviato dalla professoressa Renata Cantilena, impedita a partecipare, letto dalla professoressa Baldassarri, hanno preso la parola il professore Andrea Gamberini, direttore del Dipartimento di Studi Storici “Federico Chabod” della Università degli Studi di Milano e a seguire la professoressa Silvia Lusuardi Siena docente di Archeologia medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; ha concluso gli interventi preordinati il professore Marco Bazzini ispettore onorario per la numismatica della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, che ha riferito con rigore e brevemente commentato ciascuno dei 34 saggi.

Lucia Travaini saluta i convenuti

La professoressa Travaini ha poi ringraziato i partecipanti alla realizzazione del volume e i convenuti alla manifestazione, commentato la sorpresa e ricordato gli inizi della sua lunga carriera.

La prof.ssa Lucia Travaini saluta il prof. Ermanno Arslan.

Fra i tanti presenti ho riconosciuto il professore Ermanno A. Arslan, la professoressa Claudia Perassi, la filologa Vera von Falkenhausen, il dottor Valerio Moneta, la professoressa Brunella Gargiulo, il collega dottor Gianfranco Pittini, il dottor Tiziano Caronni e, per la Federazione Italiana dei Circoli Numismatici il dottor Loris Alessandro Gentili.

La prof.ssa Lucia Travaini saluta i convenuti

La manifestazione si è conclusa presso il vicino ristorante “Velavevodetto” dove, in una ampia sala riservata, con una atmosfera calda e accogliente, perfetta per la speciale occasione, sono stati offerti dagli organizzatori stuzzichini gourmet, pizzette rosse, cornetti, succhi di frutta e spumante.

Infine qualche parola sul volume edito, curato come già detto dai professori Baldassarri, Cook e Locatelli. I contributi sono stati sottoposti a processo di revisione esterno sotto la responsabilità di un Comitato editoriale e di un Comitato Scientifico della Casa editrice che hanno valutato la conformità dei contributi alla politica di revisione tra pari, la rispondenza al codice etico e la attinenza alle misure antiplagio espresse nelle Linee Guida per pubblicare su Milano UP.

In un momento in cui molti si sentono autorizzati a pubblicare libri e articoli senza avere cognizione delle più elementari norme redazionali, per apprendere che l’aspetto editoriale ha altrettanta valenza quanto i contenuti non dico che dovrebbero sfogliare una copia dell’Hypnerotomachia Poliphili ma almeno qualche ‘aldina’ potrebbero scorrerla; in un momento in cui copiare da wikipedia o affidarsi all’intelligenza artificiale (e dunque a quanto già pubblicato) e fare stampare a proprio nome è la regola, senza riuscire mai a proporre una opinione personale non è solo dare uno schiaffo alla sagacia dei lettori (non tutti gradiscono di essere schiaffeggiati) ma è fare del male alla numismatica; in un momento in cui nei testi immagini e didascalie non coincidono, non per un comprensibile refuso, ma per sciatteria; in un momento in cui titoli di una volgare banalità, espressione di povertà intellettuale, si susseguono ingenerando confusione; in un momento in cui la numismatica è banalizzata dai mezzi di comunicazione, è un vero piacere avere fra le mani un libro ben fatto e ben scritto. In vero il volume edito in onore della Travaini ha un classico formato “in ottavo” con copertina plastificata; per la scelta di un unico font, elegante e facilmente leggibile, sarà consulto con frequenza e giacché il volume ha queste caratteristiche editoriali la validità della pubblicazione è indiscussa. In un volume di oltre 700 pagine non ho trovato refusi, circostanza che induce a credere in una attenta revisione delle bozze da parte degli autori e dei curatori. Tutte le immagini sono nette e quelle delle monete chiare e comprensibili: non buchi neri irricevibili nonostante gli arbitrari ingrandimenti. I testi riflettono gli interessi dei singoli autori ma in tutti i casi aggiornata e pertinente la bibliografia.

Questo volume andrebbe preso a modello da chi, affetto da priapismo dell’io, pubblica senza avere cognizione di quel che scrive, senza contare quelli che si ritengono depositari della scienza e, senza né arte né parte, povere anime vaganti in malafede, si permettono pure di criticare.

Giuseppe Maria Ruotolo

P.S.: segnalo il recente volume della Travaini dove si conferma tutto quello già detto.

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